Come coltivare la Camelia japonica in giardino

coltivare la Camelia japonica

Un buon motivo per coltivare la Camelia japonica è la sua stupenda fioritura che inizia già dalla fine di febbraio e perdura sulla pianta fino a giugno. Le fioriture sono abbondante, ripetute nel corso delle settimane e sulle tinte del bianco, rosa e viola.

Va distinta dalla Camelia sasanqua che invece fiorisce nel periodo invernale. Come si capisce dal nome japonica, la Camelia primaverile (Camellia japonica) proviene dall’estremo oriente. Nonostante la bellezza dei suoi fiori e il fatto che fosse coltivata da secoli in Oriente, la coltivazione in Europa è iniziata soltanto nel 1700 e in Italia è stata coltivata per la prima volta nel 1760 nella Reggia di Caserta. Il nome “Camellia” gli è stato attribuito dal botanico Linneo in onore di Joseph Kamel che per primo portò questa pianta in Europa.

Dove coltivare la Camelia japonica

La Camelia japonica è un arbusto sempreverde e tollera il freddo fino a -10°C. Quindi può essere coltivata in giardino un po’ in tutta Italia. Va protetta dai venti freddi invernali, che possono danneggiare i boccioli che spuntano già a febbraio sulla pianta e anche dai venti salmastri.

Teme invece l’afa estiva e i raggi solari diretti. Meglio scegliere una posizione in mezz’ombra, protetta soprattutto nei mesi più caldi.

Come piantare la Camelia in giardino

L’unica difficoltà di coltivazione è rappresentata dal fatto che la Camelia japonica richiede un terriccio leggermente acido, con un pH tra 5 e 6,5. Nei terreni troppo alcalini le radici non riescono ad assorbire il Ferro dal suolo e la pianta va in sofferenza, che si manifesta con una fisiopatia chiamata Clorosi.

La soluzione più semplice è di realizzare una buca d’impianto leggermente più grande del necessario e riempirla con un terriccio specifico per piante acidofile, con il necessario pH. In seguito manterremo il giusto pH aggiungendo all’acqua per l’irrigazione una dose di concime liquido specifico per piante acidofile, una volta ogni 10 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese in inverno.

Come prevenire la Clorosi

Tutte le piante acidofile temono la mancanza di Ferro che si manifesta con la scoloritura delle foglie e uno stato generale di indebolimento della pianta, che viene chiamata Clorosi.

La carenza di Ferro si riconosce facilmente: la pianta si indebolisce e rallenta lo sviluppo, le foglie diventano di colore verde pallido con nervature evidenti.

Per prevenire e curare la Clorosi ferrica, causata da una carenza di Ferro e da un terreno con pH superiore a 7, possiamo fornire alla pianta un concime a base di Ferro e in forma chelata, cioè facilmente assimilabile dalle radici delle piante acidofile.

È sufficiente diluirlo in acqua e distribuirlo alla base della pianta per renderlo subito disponibile all’apparato radicale. Il Ferro verrà assorbito e distribuito con la linfa in tutta la pianta che presto riprenderà vigore. Oltre a far tornare le foglie di color verde brillante, questi fertilizzanti ristabilizzando il giusto pH del terreno.

Come irrigare la Camelia

Le piante coltivate in giardino possono giovarsi delle piogge che per piante acidofile sono particolarmente importanti. L’acqua del rubinetto, infatti, contiene calcare che a lungo andare andrà a ridurre l’acidità del pH del terreno. L’acqua piovana è perciò la soluzione ideale per le Camelie.

In caso di lunghi periodi di siccità dovremo però intervenire con irrigazioni regolari, specialmente durante i mesi estivi più caldi, più critici per questa pianta.

Come potare la Camelia

Non richiede potature. Al termine della fioritura limitiamoci a potare i rami danneggiati, secchi o malati e i fiori appassiti. Possiamo anche tagliare i rami che crescono in modo disordinato o eccessivo.

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