Come e perché coltivare il Bosso in giardino

coltivare il Bosso

Coltivare il Bosso è facile ed è una fantastica pianta da siepe ma non solo. Possiamo infatti coltivarla anche in vaso come pianta singola.

Perché coltivare il Bosso

Molto spesso viene utilizzato come pianta da siepe poiché tollera bene le potature, anche frequenti. È la pianta ideale anche per realizzare opere di arte topiaria, cioè alberi e siepi modellati come statue o potati in modo geometrico.

Può essere utilizzato anche come pianta singola per abbellire aiuole, magari ricorrendo a una potatura creativa. Possiamo coltivarlo anche in vaso sul terrazzo. In entrambi i casi possiamo coltivarla, in funzione del tipo di potatura, sia come cespuglio sia come alberello.

La botanica del Bosso

Il Bosso (Buxus) è un genere di piante sempreverdi che comprende circa 100 specie, che genera un cespuglio compatto. È dotato di piccole foglie lucide e di colore verde scuro che si prestano alla potatura frequente.

Buxus

Come scegliere un Bosso

Le specie più utilizzate in Italia come piante ornamentali nei giardini sono il Buxus sempervirens (o Bosso comune), che cresce oltre i 3 metri ed è perfetto per realizzare siepi e labirinti e il Buxus balearica che cresce spontaneamente in Sardegna.

La scelta può puoi essere approfondita con diversi ibridi e varietà. Il Buxus sempervirens è disponibile nella versione Rotundifollia con foglioline rotonde, Fulkner resistente al gelo ed Elegantissima con fogliame molto folto e variegato con margine bianco. Il Buxus sempervirens Blauer Heinz ha invece foglie che tendono al blu mentre il Buxus sempervirens Pyramidalis è la varietà più indicata per l’arte topiaria.

Ci sono anche varietà nane, particolarmente indicate per adornare le bordure con siepi basse, come il Buxus sempervirens Suffruticosa. Non mancano varietà con portamento cadente, come il Buxus sempervirens Latifolia Pendula.

Buxus

Un legno duro come un “pugno chiuso”

Il legno del Bosso è particolarmente duro ed è facile da lavorare: perciò è sempre stato utilizzato nella storia per la costruzione di manufatti. Nei musei italiani troviamo strumenti a fiato etruschi realizzati con legno di Bosso. La durezza del legno è richiamata anche nel suo nome: Buxus deriva dall’antico greco pyksos che significa pugno chiuso.

Per i Greci era una pianta sacra e rappresentava l’eternità.

Pianta tipica del Mediterraneo, il Bosso ha trovato grandissima diffusione nel giardino all’italiana, apprezzato in tutto il mondo, dove viene usato per realizzare siepi decorative.

Attenzione in presenza di bambini piccoli e animali. Le foglie e la corteccia contengono buxina, un alcaloide con effetti lassativi ma potenzialmente tossico e velenoso in caso di ingestione.

Dove coltivare il Bosso

Scegliamo una posizione soleggiata per ottenere una siepe folta e ricca di foglie. Cresce bene anche in mezz’ombra.

Tollera il caldo italiano e sopporta bene il freddo fino a -15°C: possiamo coltivarla in giardino in tutta Italia.

Come piantare il Bosso in giardino

Il periodo migliore per trapiantare in giardino le piante di Bosso è l’inizio della primavera. In alternativa possiamo farlo anche in autunno.

Per coltivare il Bosso dovremo anzitutto realizzare le buche d’impianto, che dovranno avere una dimensione doppia rispetto al vaso in cui è contenuta la piantina. Se desideriamo creare una siepe manteniamo le giuste distanze fra le piante. Nel caso di siepi basse con piante nane possono essere sufficiente 20 cm; in caso invece di siepi alte dovremo mantenere una distanza di almeno 50 cm. Possono variare in funzione del tipo di Bosso: all’atto dell’acquisto chiediamo al rivenditore qual è la distanza corretta per la specie e varietà che stiamo acquistando.

Una volta realizzate le buche, prima del trapianto, irrighiamole per controllare il perfetto drenaggio dell’acqua. Il terreno deve assorbire l’acqua come una spugna, senza creare formare pozzanghere. Il buon drenaggio è importante perché il Bosso teme i ristagni radicali che provocano marciumi e malattie fungine.

All’atto del trapianto stendiamo sul fondo della buca una dose di concime naturale organico, come il letame, e una dose di Bionduttore per piante verdi che contiene amminoacidi e microelementi chelati indispensabili per combattere l’ingiallimento fogliare e promuovere un’attività fotosintetica ottimale per la pianta.

Come irrigare il Bosso

Le piantine appena piantate vanno irrigate con regolarità nel primo anno, poiché dovranno sviluppare l’apparato radicale. Il terreno dovrà risultare umido ma senza esagerare.

Le piante adulte si aiutano nei mesi più caldi, indicativamente da aprile a ottobre, specialmente in mancanza di piogge e in presenza di temperature elevate.

Come concimare il Bosso

In primavera e in estate possiamo sostenere lo sviluppo della pianta con un Bionduttore per piante verdi, da affiancare un concime organico naturale. Il Bionduttore va diluito in acqua e utilizzato ogni 15 giorni durante tutto il periodo vegetativo.

Come potare il Bosso

Il Bosso ha una crescita lenta, quindi non esageriamo con le potature. Interveniamo in primavera e all’inizio dell’autunno per potare i rami in eccesso, in particolare se usiamo il Bosso come pianta da siepe.

Nei primi anni si interviene più frequentemente per stimolare la produzione di rami e “riempire” il cespuglio.

Coltivare il Bosso: parassiti e malattie

Il nemico più temibile dei Bossi è la Cydalima perspectalis, nota come Piralide del Bosso. Si tratta di una farfalla con ali bianche e marroni grande circa 5 cm: deposita le uova sulle foglie e le giovani larve si nutrono delle foglie. Possono deporre le uova 2 o 3 volte all’anno, a seconda del clima, e depongono tra 10 e 20 uova sulla pagina inferiore delle foglie. Sono molto voraci e bastano poche larve per defogliare una siepe di Bosso.

Purtroppo non ha nemici naturali poiché si tratta di un “insetto alieno”. Cioè un parassita che non fa parte del nostro territorio ma è stato importato a causa delle importazioni, un po’ come la Xylella, il Punteruolo Rosso o la Cimice asiatica. La Piralide del Bosso è arrivata dall’Oriente nel 2008 in Germania e si è poi diffusa in tutto il continente: in Italia è arrivata nel 2011.

Purtroppo non esistono insetticidi di libera vendita efficaci per combattere la Piralide del Bosso in giardino. Gli hobbisti con patentino fitosanitario possono ricorrere a un insetticida piretroide specifico per questi parassiti.

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