Come coltivare un Banano ornamentale in appartamento

coltivare un Banano

Possiamo coltivare un Banano ornamentale in casa per dare un tocco di esotico al nostro spazio verde. Le sue grandi foglie sono infatti molto grandi e decorative e la pianta adulta è in grado di dare personalità all’ambiente che la ospita.

Perché coltivare un Banano ornamentale

Viene coltivato in casa essenzialmente per il suo bel fogliame decorativo. Le foglie possono raggiungere una larghezza di 30 cm e un’altezza di oltre 1 metro.

Il ciclo di vita del Banano ornamentale

Il Banano (Musa) è un genere di piante che fa parte della famiglia delle Musacee, che comprende anche i generi Musella e Ensete (l’Ensete ventricosum è conosciuto come falso Banano).

Anche se sembrano degli alberi, si tratta di piante erbacee giganti: il fusto infatti non è un vero e proprio tronco ma l’unione di tutti i piccioli del fogliame.

Nei paesi di origine, specialmente le varietà destinate alla produzione delle banane, possono superare i 5 metri in altezza, ma per la coltivazione in vaso in appartamento ricorriamo generalmente a varietà nane.

Sono piante perenni sempreverdi. Crescono bene in tutta Italia ma solo nel sud trovano le condizioni per fiorire e fruttificare.

Come scegliere il Banano

La maggior parte delle banane commestibili derivano da ibridi della Musa acuminata. Tra le varietà d’appartamento segnaliamo la Musa basjoo detta Banano nano giapponese che tollera il freddo fino a -15°C, la Musa coccinea che produce brattee rosse scarlatte o la Musa acuminata Cavendish detta Banano nano e caratterizzata da foglie molto larghe.

coltivare un Banano - Musa acuminata
Musa acuminata

Ma la scelta si può ampliare anche alle altre piante appartenenti alla famiglia delle Musacee, come la Musella e l’Ensete. Non sono veri e propri Banani (Musa) ma sono parenti e gli assomigliano! La Musella lasiocarpa produce dei grandi fiori di colore giallo brillante, mentre l’Ensete ventricosum (falso Banano) è particolarmente indicato per la coltivazione in casa. A proposito di equivoci, spesso il Banano viene confuso con la Strelizia, pur essendo piante totalmente differenti.

coltivare un Banano - Musa basjoo
Musa basjoo

Per chi si volesse cimentare nella coltivazione di un Banano in giardino, è bene sapere che esistono anche ibridi che tollerano il gelo.

Una pianta preistorica

Il Banano è una pianta preistorica e abbiamo trovato tracce in Nuova Guinea che dimostrano la coltivazione di questa pianta già 5.000 anni prima di Cristo. Le prime tracce scritte risalgono a testi buddisti del 600 aC. Sappiamo che Alessandro Magno le scoprì nel 327 aC e anche gli antichi Greci e Romani conoscevano questo frutto: Plinio il vecchio ce ne parla nel Naturalis historia (77 dC).

La parola Banana deriva dal portoghese e riprende il nome popolare usato in Africa per indicare questo frutto. Il nome Musa invece discende dall’arabo mūza che significa banana.

Dove coltivare il Banano

Fatte salve le varietà che tollerano il freddo, normalmente il Banano non tollera il freddo sotto i 10°C e non teme l’afa estiva italiana. Il nostro appartamento è l’habitat ideale per crescere tutto l’anno. In estate possiamo spostare la pianta sul terrazzo o all’esterno, ma in una posizione ombreggiata. In settembre riportiamo la in casa.

In casa scegliamo una posizione molto luminosa ma non esponiamo direttamente la pianta ai raggi solari, specialmente in estate e quando il sole è più caldo.

Come travasare il Banano

Dopo aver acquistato la pianta lasciamola acclimatare per almeno un paio di settimane in casa prima di effettuare il travaso e sottoporla a un ulteriore stress.

Usiamo un vaso più grande di circa 5 cm di diametro rispetto al vaso di coltivazione e utilizziamo un terriccio specifico per piante verdi.

In seguito in travaseremo la pianta ogni anno, avendo cura di sostituire il terriccio con un nuovo substrato.

Come irrigare il Banano

Manteniamo sempre il terriccio umido e irrighiamo la pianta con regolarità per tutto l’anno. In estate intensificheremo mentre in inverno diraderemo.

Evitiamo sempre di lasciare acqua stagnante nel sottovaso. Provoca asfissia radicale e marciumi che spesso sono fonte di malattie fungine.

Quando l’aria è più secca, quindi in estate e in inverno quando usiamo il riscaldamento, nebulizziamo le foglie con acqua non calcarea. Eviterà che le punte delle foglie si secchino. Negli altri mesi puliamo periodicamente le foglie dalla polvere con un panno inumidito.

Come concimare il Banano

Prevediamo un ciclo di concimazione annuale, più intenso in primavera e in estate quando la pianta è in fase di sviluppo e più raramente in autunno e in inverno. Essendo coltivata in casa, la pianta vive in un ambiente controllato per tutto l’anno e non va in risposo vegetativo. Nei mesi freddi, quando le ore solari diminuiscono, l’attività però rallenta.

Possiamo utilizzare un bioinduttore specifico per piante verdi a base di prodotti vegetali, amminoacidi ed elementi chelati che promuoverà l’attività fotosintetica. I microelementi chelati sono indispensabili per combattere l’ingiallimento fogliare e promuovere un’attività fotosintetica ottimale.

Sarà sufficiente diluire una dose nell’acqua per l’irrigazione ogni 10 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese in autunno e in inverno.

Come potare il Banano

I Banani ornamentali non richiedono potature per crescere meglio. In presenza di foglie secche o rovinate possiamo tagliarle in autunno.

Quando provvediamo al rinvaso o alla sostituzione del terriccio superficiale in autunno possiamo approfittare dell’occasione per controllare il fogliame e potare i seccumi.

Parassiti e malattie del Banano ornamentale

Crescendo in casa il Banano è meno esposto agli attacchi degli insetti parassiti, di solito presenti all’esterno. Se spostiamo la pianta sul terrazzo in estate è bene proteggere preventivamente la pianta dall’attacco di parassiti. Per esempio spruzzando sulle foglie ogni settimana l’Estratto Fermentato di Ortica per prevenire l’attacco di Acari e Lepidotteri e il Sapone Molle di Potassio contro gli insetti pungenti e succhianti come Afidi e Cocciniglie. In alternativa possiamo utilizzare l’Olio di Neem che svolge un’azione repellente e rende le foglie un posto inospitale per gli insetti. Che eviteranno così di depositare le uova e creare famiglia.

Se abbiamo esagerato con l’acqua e siamo in presenza di una malattia fungina, possiamo usare un Estratto di Equiseto, da spruzzare sulle parti danneggiate.

Sono tutti prodotti naturali, a base di materie prime naturali e sono di libera vendita, quindi si possono acquistare senza il patentino fitosanitario.

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