
“Ho trovato un nido di Vespe in casa, come devo fare?” È una domanda che tanti ci rivolgono poiché il problema è molto diffuso specialmente nelle case di campagna.
Diciamo subito che le Vespe non vanno uccise inutilmente perché sono animali utili. Sia perché si cibano di piccoli insetti parassiti delle piante, sia perché svolgono una certa attività di impollinazione anche se “involontaria”: le Vespe entrano nei fiori a caccia di insetti e si “sporcano” di polline che trasporteranno negli altri fiori.
Se però scopriamo un nido di Vespe in casa, dobbiamo intervenire poiché la coabitazione con tanti esemplari di questo insetto non è facile ed è pericolosa. Anche se potenzialmente potrebbero ospitare germi sulla superficie corporea, le Vespe raramente sono vettori di malattie, come invece avviene con le Zanzare. Il vero problema è l’atteggiamento aggressivo delle Vespe, specie se si sentono minacciate, e le loro punture che possono stimolare reazioni allergiche anche gravi. Specialmente nei soggetti allergici.
Contrariamente alle Api, che perdono il pungiglione dopo averlo usato, le Vespe possono pungere ripetutamente. Il pungiglione contiene un veleno che causa molto dolore e può provocare reazioni anafilattiche, anche mortali. Bisogna inoltre considerare che si tratta di insetti “sociali”: se il nido è in pericolo, le Vespe sanno attaccare in gruppo. Una situazione che potrebbe portare a conseguenze gravi, specialmente se si tratta di bambini piccoli.
Infine è bene ricordare che le Vespe possono provocare danni strutturali alla casa! Spesso creano in nidi in luoghi chiusi o nascosti, come il sottotetto: se si tratta di un tetto in legno, le Vespe possono masticarlo per creare il nido. Un comportamento che, a lungo andare e in presenza di molte Vespe, può anche danneggiare seriamente la struttura.
Quindi se troviamo un nido di Vespe in casa dobbiamo intervenire tempestivamente. Ecco come fare!
Nido di vespe in casa: come affrontare il problema
Se notiamo la presenza di Vespe in casa non ammazziamole: il vero problema non è il singolo ma il nido che potrebbe dar luogo a una vera e propria invasione. Per prima cosa dobbiamo seguirle per individuare il luogo in cui si nascondono. Probabilmente è lì che troveremo il nido.
È anche importante cercare di riconoscere il tipo di insetto, per capire se si tratta di una Vespa comune, di un Calabrone (Vespa crabro) o di una Vespa velutina. Quest’ultima, leggermente più piccola di un Calabrone (circa 3 cm) e con zampe nere con punte gialle, è apparsa in Italia nel 2012 e dalla Francia si è diffusa in Liguria, Piemonte e Lombardia. Si tratta di un “insetto alieno”, cioè importato dal sud-est asiatico tramite le importazioni, che non ha nemici naturali nel nostro territorio. Sono molto pericolose perché si cibano delle Api: le attendono fuori dagli alveari e catturano le bottinatrici cariche di polline. In alcune Regioni è obbligatorio segnalare la loro presenza se le notiamo.


Una volta individuato il punto in cui le Vespe si nascondono dobbiamo valutare la grandezza del nido. Talvolta lo realizzano in luoghi nascosti, come per esempio i cassonetti delle tapparelle o i fori per il condizionatore. Quando ci avviciniamo al nido usiamo sempre un abbigliamento protettivo: in particolare abiti robusti e resistenti alle punture, guanti spessi, scarpe chiuse e un casco con visiera per proteggere il volto. Insomma indumenti in grado di difenderci in caso di attacco.
Quando ricorrere a un professionista
Se il nido si trova in un luogo molto alto, raggiungibile solo con una scala, evitate di intervenire e chiamate un’impresa specializzata. Se operiamo in altezza e in una condizione di equilibrio precario, un eventuale attacco improvviso di Vespe potrebbe causare rovinose cadute: meglio rivolgersi a un professionista.
Anche se il nido è troppo grande è meglio rivolgersi a un’impresa specializzata. Un attacco di molte Vespe con relative punture può essere molto pericoloso e in alcuni casi mortale.
Un altro motivo per ricorrere a un professionista è la difficoltà a individuare il nido: i disinfestatori hanno strumenti e termocamere capaci di rilevare la presenza degli insetti anche se non sono visibili.
Come intervenire se il nido è piccolo
Se il nido è di piccole dimensioni possiamo affrontarlo e rimuoverlo.
Usiamo un abbigliamento protettivo e operiamo di notte, quando le Vespe non sono attive. Per evitare di avvicinarci troppo al nido, usiamo un insetticida specifico contro questi insetti: sono prodotti che hanno un getto fino a 4 metri e ci permetterà di mantenere una distanza di sicurezza. L’insetticida ha un effetto immediato sugli insetti e al termine del trattamento potremo facilmente rimuovere il nido.
Dopo aver eliminato il nido, adottiamo delle misure precauzionali per evitare che il problema si riproponga. Le Vespe non presenti durante la rimozione potrebbero ritornare e costruire un altro nido. Se è stato costruito in un foro o in una fessura del muro, stucchiamola in modo da impedirne l’accesso. Se invece stato costruito in un punto esterno, come per esempio il cassonetto delle tapparelle o su un muro, possiamo trattare l’area con un insetticida spray. Ha una lunga persistenza e le Vespe saranno disincentivate a ricreare il nido sulle superfici trattate.