
I sistemi di lotta alla Popillia Japonica a nostra disposizione non sono molti ma possiamo intervenire sia in prevenzione sia in presenza dell’insetto.
È un parassita molto temibile anche perché non ha nemici naturali in Italia: è un cosiddetto “insetto alieno” cioè giunto da noi a causa della globalizzazione e del trasporto di merci intercontinentale. In Italia è stato avvistato per la prima volta nel 2014 nella Valle del Ticino. Sia in Europa sia in Italia sono stati diramati dei decreti finalizzati al contenimento della Popillia. Normative che impongono alle Regioni di effettuare campagne di monitoraggio e lotta e ai privati di segnalare l’eventuale presenza di questi insetti.
Di origine orientale, infatti viene anche chiamata Coleottero o scarabeo giapponese, la Popillia japonica rappresenta un problema per le piante sia allo stadio larvale sia quando è adulto. Le uova vengono depositate nel terreno e le larve si cibano di radici, in particolare tappeti erbosi. Gli adulti volano e si cibano di foglie, frutti e fiori. Vivono in gruppi e possono defoliare una pianta in pochi giorni. Inoltre sono molto prolifici.
Lotta alla Popillia japonica: forma e abitudini del Coleottero giapponese
La Popillia Japonica adulta è lunga circa 8/11 mm, larga 5/7 mm e ha uno scudo di color verde metallizzato con riflessi bronzei sul dorso e zampe verde rame più scure. Si contraddistingue da altri coleotteri per la presenza di cinque ciuffi bianchi sui lati dell’addome.
Il ciclo di vita inizia in estate, quando le femmine depongono le uova nel terreno. Fortunatamente effettuano solo una generazione in un anno ma possono deporre fino a 50 uova.
Le uova sono sferiche, leggermente cilindriche, con un diametro di circa 1,5 mm e hanno un colore traslucido bianco crema con piccoli motivi esagonali sulla superficie. Vengono deposte a una profondità di circa 7,5 cm.
Le larve, di colore chiaro e con una caratteristica forma a C, svernano nel suolo e scendono a una profondità per proteggersi dal freddo: anche fino 10/20 cm in funzione delle temperature esterne. Lì sotto si cibano delle radici. Nei prati creano chiazze più chiare e provocano diradamenti. Il corpo delle larve è costituito da una testa bruno/giallastra con mandibole di colore più scuro, un torace a tre segmenti ciascuno con un paio di gambe e un addome bianco crema a 10 segmenti.
Gli adulti sono attivi da giugno a settembre, in particolare nel mese di luglio. Come abbiamo scritto, si spostano in gruppi e defogliano tutte le parti vegetali della pianta. Il tipico comportamento di gruppo è dato dai feromoni di aggregazione secreti dagli insetti, oltre che dalle emissioni odorose del fogliame appena divorato. Non hanno una grande capacità di volo: quando trovano una pianta la defogliano totalmente prima di spostarsi.
Quindi i danni delle larve si manifestano da settembre a maggio, mentre gli insetti adulti sono attivi da giugno a settembre.
Le piante maggiormente colpite sono le Rose, le Viti, gli alberi da frutto mentre in agricoltura la Popillia rappresentano un problema per le coltivazioni di mais e soia.
Come prevenire lo sviluppo della Popillia japonica
Siccome le larve sono sempre nascoste nel terreno, non è facile individuarle e quindi combatterle. Però sappiamo che la presenza di questo insetto tende a ripetersi ogni anno. Se abbiamo già subìto un attacco dalle larve nella scorsa primavera, per esempio al prato, probabilmente si manifesteranno anche quest’anno.
Quindi, già da settembre, appena le larve escono dalle uova e sono più giovani e indifese, possiamo trattare le piante o il prato con una soluzione di acqua e Olio di Neem. Si tratta di una sostanza fagorepellente che rende immangiabili per gli insetti tutte le parti della pianta.
Ci potrà essere utile anche a inizio giugno, quando inizieranno a comparire i primi insetti adulti: se troveranno piante immangiabili tenderanno a spostarsi verso altri giardini.
In via preventiva ripetiamo i trattamenti ogni 8/10 giorni. L’Olio di Neem è efficace anche contro gli altri insetti parassiti, come Afidi, Acari, Cocciniglie, ecc.
Per completezza di informazione, esisterebbe un “natural born killer” della Popillia japonica: le Talpe sono ghiotte delle sue larve che trova sottoterra. Ma le Talpe sono altrettanto pericolose in un giardino e rischiamo di passare dalla padella nella brace! Un improvviso aumento delle Talpe in giardino può essere un segnale della presenza di larve di Popillia nel terreno.
Anche gli uccelli insettivori sono un altro nemico naturale della Popillia. Se posizioniamo e rinnoviamo periodicamente delle mangiatoie abitueremo gli uccelli selvatici a frequentare il nostro giardino e ci aiuteranno a limitare la Popillia.
Come catturare gli insetti adulti
Come abbiamo visto, le larve nascoste sottoterra sono impossibili da individuare. La lotta alla Popillia japonica dovrà quindi iniziare dagli adulti, in particolare in maggio e giugno, cioè prima della deposizione delle uova.
In presenza di adulti possiamo in primo luogo catturarli. Nelle prime ore del mattino, quando le temperature sono sotto i 15°C, non sono molto mobili ed è sufficiente scrollare la pianta per farli cadere. Se lo facessimo di giorno volerebbero via. Gli insetti caduti possono essere neutralizzati una bacinella con acqua saponata.
In mancanza di insetticidi abbattenti, l’unica alternativa è catturarli con una trappola per Popillia japonica a feromoni.



Si tratta di una particolare trappola specificamente studiata per catturare questi insetti, che vengono attirati dagli stessi feromoni attrattivi della Popillia.
Le trappole vanno appese a pali o strutture di supporto a circa 20 cm da terra, l’altezza naturale di volo di questi insetti. Possiamo usare 2/4 trappole ogni ettaro di terra.
Due volte alla settimana controlliamo le trappole per togliere gli insetti catturati e morti e ogni quattro settimane sostituiamo il dosatore di feromoni.