Panico vacanze? Come irrigare le piante in vaso prima delle ferie

Le piante in vaso richiedono più acqua rispetto alle medesime specie coltivate in piena terra. Il fabbisogno idrico è aumentato nel caso di vasi bassi e larghi e quando i contenitori sono esposti al vento caldo. In questo caso la disidratazione è molto rapida, soprattutto se il contenitore è in terracotta.

piante in vaso

Come irrigare le piante in vaso in nostra assenza

In estate, mediamente, su balconi esposti a sud/est o sud/ovest, una pianta in vaso richiede ogni giorno una quantità d’acqua pari a un terzo del volume del vaso. Alcune piante, come Gerani e Petunie, vorrebbero anche due irrigazioni quotidiane nei mesi più caldi, senza mai bagnare il fogliame: l’umidità sulle foglie favorisce le infestazioni di malattie fungine, e inoltre le goccioline d’acqua, nel sole forte, funzionano come lenti di ingrandimento, provocando bruciature sul fogliame.

Se l’irrigazione viene effettuata con il tubo, è bene dotarsi di una pistola con getto regolabile per raggiungere delicatamente il terreno senza smuoverlo, operazione che può risultare difficile se si utilizza un innaffatoio pesante e con getto largo. Meglio armarsi di pazienza e utilizzarne uno più piccolo, da riempire più spesso e con getto sottile e delicato.

Il problema delle irrigazioni si aggrava quando occorre assentarsi.  Un periodo di siccità seguito da un’eccessiva fornitura d’acqua è da evitare, soprattutto se c’è il rischio di ristagni (dannosissimi) nel sottovaso. Ecco un rimedio d’emergenza per una breve assenza: tagliate il fondo a tante bottiglie di plastica quanti sono i vasi. Utilizzate le bottiglie dell’acqua minerale, da 0,5 a 1,5 l in base alla grandezza dei vasi. Immergetele saldamente capovolte nel terriccio e riempite con acqua: si distribuirà man mano che questo asciuga. Per un risultato migliore è preferibile però acquistare uno dei kit appositi, con erogazione a goccia,  oppure i coni in terracotta da collegare a una bottiglia; questi sistemi possono funzionare per non più di qualche giorno.

La soluzione migliore è l’installazione di un piccolo impianto automatizzato con erogatori a goccia. Per un balcone, procuratevi un kit pronto all’impianto fai da te, idoneo per un determinato numero di vasi. Per un terrazzo ampio fate installare un sistema d’irrigazione in base a numero e localizzazione delle fioriere. Gli interventi saranno automatizzati installando una centralina di comando, ed è anche possibile dotare l’impianto di un sensore di umidità che blocca l’irrigazione in caso di terreno sufficientemente umido o di pioggia.

Quando irrigare?

Negli orari in cui il sole è forte, da mezzogiorno al tardo pomeriggio, le radici delle piante sono molto calde; il contatto improvviso con l’acqua fredda causa stress alla pianta. Il momento migliore è la mattina presto, perché le radici nei vasi si sono rinfrescate durante la notte; la terra assorbe meglio l’acqua. In alternativa si può irrigare al tramonto o di sera, evitando comunque le ore centrali; se notate una pianta particolarmente assetata, meglio spostarla in ombra e innaffiarla con acqua a temperatura ambiente.

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