
Individuare in modo tempestivo e curare la Clorosi delle piante è molto importante per evitare la perdita della pianta. Vediamo di cosa si tratta, come si riconosce e come prevenire e risolvere il problema!
Come curare la Clorosi delle piante: le cause
La Clorosi è una fisiopatia causata dalla mancanza di Ferro, un elemento fondamentale per la fotosintesi clorofilliana. In un terreno povero di Ferro le piante stenteranno a crescere e appariranno molto pallide.
La carenza di Ferro può essere però causata anche da altri fattori. Per esempio un terreno con un pH troppo alto, quindi alcalino, ostacola l’assorbimento del Ferro da parte di alcune piante, come le Acidofile. Allo stesso modo, anche l’acqua del rubinetto troppo calcarea, a lungo andare può limitare l’assorbimento del Ferro.
Anche le malattie fungine e i parassiti che intaccano direttamente le radici possono ridurre l’apporto di Ferro. Ma in questi casi dovremmo notare anche altri sintomi oltre alla semplice scoloritura delle foglie.
Come riconoscere la Clorosi
La Clorosi si manifesta con il colore sbiadito e tendente al giallo delle foglie, con le nervature in evidenza. Si notano anche ingiallimenti dei bordi fogliari e una generale crescita lenta o assente.
La mancanza di Ferro riduce la fotosintesi e quindi le foglie sono meno verdi.
Come abbiamo visto le piante acidofile, come Camelie o Azalee, sono particolarmente esposte alla Clorosi perché nei terreni in pH troppo calcareo non riescono ad assimilare il ferro. Ma non sono le uniche piante che possono patire di questa fisiopatia. Possiamo riscontrarla anche sugli ortaggi a foglia verde (come Spinaci, Bietole, Cavoli e Lattuga), su alberi e arbusti come Aceri, Meli, Peschi e Limoni, su piante ornamentali (Ortensie, Lauroceraso, Photinia) e d’appartamento come Ficus, Dieffenbachia e Dracena. Anche il prato può manifestare la mancanza di Ferro con macchie di Clorosi.
Come curare la Clorosi
Per curare la Clorosi dobbiamo ovviamente risolvere il problema che l’ha causata.
Le carenze di Ferro si preveniscono e si curano con nutrienti specifici a base di Ferro in forma chelata, cioè facilmente solubile in acqua e subito disponibile per le radici. Anche per quelle delle piante acidofile.
Se si tratta di una pianta acidofila, oltre ai nutrienti a base di Ferro chelato, possiamo usare regolarmente i biopromotore fortificante per acidofile che ci aiuteranno a mantenere il giusto pH del terreno. Evitiamo inoltre di usare acqua troppo calcarea e sostituiamola con acqua piovana o demineralizzata.
Per i tappeti erbosi e trattamenti sulle piante da fiore possiamo ricorrere a un prodotto a base di Solfato Ferroso. Si diluisce in acqua e, oltre a prevenirle carenze di Ferro nel terreno, svolge un’azione correttiva dei valori di pH nei suoli ricchi di calcare, salini e alcalini. Se ben dosato intensifica anche il colore dei fiori delle Ortensie, delle Rose, delle Azalee e dei Rododendri.