Come coltivare un Olivo come pianta ornamentale

coltivare un Olivo

Non è difficile coltivare un Olivo, come esemplare singolo e pianta decorativa: ma se desideriamo creare un uliveto per raccogliere i frutti e produrre olio dovremo adottare tecniche di coltivazione e potature professionali per ottenere dei risultati degni di nota.

Ma l’Olivo (Olea europaea) è anche un interessante pianta sempreverde con portamento ad alberello, caratterizzata da una chioma arrotondata e foglie coriacee, lanceolate lunghe fino a 10 cm.

Non deve stupire la coltivazione di un Olivo come pianta ornamentale. Lo abbiamo sempre fatto: troviamo tracce della sua coltivazione addirittura nelle iscrizioni fenice e assire di oltre 6.000 anni fa e gli antichi Greci lo consideravano sacro ed era vietato abbatterlo. Non dimentichiamo poi che l’olio d’oliva in passato veniva usato anche per la cosmesi (per la salute di pelle e capelli per esempio) e per l’illuminazione nelle lampade a olio.

La pianta diventa ancora più spettacolare in estate, indicativamente da maggio a luglio, quando si riempie di tante pannocchie fiorite, composte da fiori molti piccoli color crema. È da loro che spunteranno i frutti da raccogliere in autunno, da ottobre a dicembre. Anche le foglie sono decorative: hanno il classico colore verde-grigio sulla pagina superiore e verde-argenteo su quella inferiore. La pianta è bella sia da giovane sia da adulta, quando il tronco tende a contorcersi e ad assumere forme particolari.

Dove coltivare un Olivo

Ama i climi miti e va in sofferenza sotto gli 0°C. Quindi può essere coltivato in giardino soltanto nelle zone caratterizzate da inverni miti. In questo caso scegliamo una posizione assolate ma riparata dai venti. In inverno proteggiamo la base della pianta con uno strato di pacciamatura e copriamo la chioma con cappucci e teli traspiranti in tessuto non tessuto (tnt).

Se viviamo in zone con inverni sottozero, meglio coltivarlo in vaso e spostarlo in una serra fredda quando le temperature minime notturne si avvicinano ai 5°C. In questo caso scegliamo una posizione soleggiata dove la pianta fiorirà più generosamente.

Come coltivare un Olivo: la concimazione

Al momento del trapianto distribuiamo sul fondo delle buche una abbondante concimazione di fondo, con bioperle attivanti biologiche. Una operazione che dovremo ripetere periodicamente per assicurare i necessari nutrienti alle radici. Un piano di concimazione annuale è particolarmente indicato per la coltivazione in vaso.

Sono suggerite anche delle concimazioni fogliari con alto titolo di Boro: consentono di prevenire e contenere le fisiopatie tipiche da borocarenza che di solito nell’Olivo si manifestano sugli organi più giovani delle piante sotto forma di scarsa allegagione.

Allo stesso modo è bene prevedere l’uso di concimazioni con Rame per prevenirne le carenze. I trattamenti si effettuano nel periodo invernale.

Come irrigare un Olivo

Meglio poco che troppo: tollera brevi periodi di siccità e al contrario odia terreni troppo inzuppati e acqua stagnante nel sottovaso. Irrighiamo quindi soltanto quando il terriccio risulta asciutto.

Le piante adulte coltivate in giardino sono quasi autosufficienti e si accontentano delle precipitazioni: dovremo irrigare solo in estate e in caso di lunghi periodi di siccità.

Le piante coltivate in vaso invece vanno irrigate con regolarità, specialmente nei mesi più caldi.

Come potare un Olivo

Per coltivare un Olivo ornamentale non sono necessari interventi di potatura: la pianta assume naturalmente una forma elegante. Limitiamoci quindi a tagliare i rami secchi e ridurre la parte interna della chioma che non deve essere troppo fitta.

I nemici naturali dell’Olivo

Uno dei parassiti tipici di questa pianta è la Mosca bianca dell’Olivo (Bactrocera oleae) che può essere controllata anzitutto con le Trappole Adesive con feromoni specifiche contro questo insetto. È sufficiente appendere 1 o 2 Trappole Adesive su ogni pianta all’inizio della primavera e controllarne ogni settimana. Le Trappole Adesive servono soprattutto per il monitoraggio: in parte catturano massivamente gli adulti, ma soprattutto ci avvisano della presenza dell’insetto, per adottare altri sistemi di lotta.

In caso di infestazioni, con uova, larve e insetti adulti, risultano efficaci dei trattamenti con olio bianco vegetale. Crea un film sopra gli insetti e agisce per contatto provocando asfissia, soffocamento ed essicazione dei parassiti a corpo molle. L’asfissia è causata dall’ostruzione degli orifizi respiratori: impedendo la respirazione provocano la morte del parassita. L’essiccazione è invece causata per plasmolisi cellulare: l’olio, per la sua affinità con i lipidi, esercita un’azione lipofila sugli strati cerosi (grasso) della cuticola e sulle strutture cellulari degli insetti nei lori diversi stadi. Danneggiando la cuticola e la struttura cellulare in generale, causano la morte dell’insetto per disidratazione.

Contro gli Afidi e gli Acari possiamo effettuare dei trattamenti con un Insetticida a base di Sali Potassici di Acidi Grassi. Si tratta di un prodotto naturale, consentito in agricoltura biologica, adatto per piante edibili (PFnPE) e di libera vendita.

Contro gli insetti e le malattie fungine è molto efficace anche la Farina di Basalto. Una sostanza di origine naturale con uno spiccato effetto idrorepellente che migliora le difese dagli attacchi di parassiti fungini e costituisce una barriera fisica alla protezione dagli attacchi degli insetti ovideponenti.

Contro le malattie fungine, come la Peronospora, possiamo ricorrere a un Fungicida a base di Rame metallo (Poltiglia Bordolese) specifico per Olivo e Vite.

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