
Ci sono molti motivi per coltivare le Ortensie in giardino: tollerano il gelo, crescono in mezz’ombra dove molte piante da fiore stentano e, ultimo ma non per importanza, donano fioriture molto lunghe e colorate.
L’Ortensia (Hydrangea) è una pianta arbustiva da esterni con grandi foglie di color verde chiaro luminoso e dai sui classici fiori. Le infiorescenze composte da tanti fiori possono assumere una forma sferica o a grappolo a seconda della specie.
Coltivare le Ortensie: le varietà principali
È interessante sapere che i due nomi, Ortensia e Hydrangea, sono nati nello stesso periodo, ma botanicamente ha prevalso Hydrangea poiché è stato ufficializzato in Asia nel 1753, vent’anni prima dell’Hortensia scoperta nel nord America. Il nome Hydrangea deriva dall’unione delle parole, in greco antico, hydor (acqua) e angos (vaso). Pare sia in onore dei frutti a forma di coppe per l’acqua. Il nome Hortensia è stato scelto invece da un naturalista in onore di un’amica. Alla fine però gli appassionati hanno preferito il nome Ortensia, che è oggi molto più diffuso del termine scientifico corretto Hydrangea.
La specie più diffusa di Ortensia in Italiaè la Hydrangea macrophylla. Le fioriture possono essere di molti colori, bianche, rosa, azzurre o screziate, ma, come vedremo tra poco, il colore può variare anche in funzione delle condizioni di coltivazione.
Nell’Hydrangea paniculata i fiori non hanno la classica forma a sfera, ma sono riuniti in grappoli oblunghi. L’Hydrangea aspera ha strani fiori su cui sembra si siano posate delle farfalle, mentre l’Hydrangea quercifolia produce fioriture bianche di lunga durata e le grandi foglie assumono un color bruno in autunno. Infine ricordiamo l’Hydrangea petiolaris che è varietà rampicante e dona grandi fiori bianchi alla fine della primavera.



Dove coltivare le Ortensie
È una pianta che tollera il freddo, con prestazioni differenti tra le varie specie. Se abitiamo in una zona molto fredda in inverno possiamo puntare su una Hydrangea petiolaris che resiste fino a -20°C. In zone più miti possiamo coltivare anche l’Hydrangea quercifolia che arriva fino a -5°C.
Le Ortensie preferiscono posizioni ombreggiate ed un plus di questa pianta, poiché fiorisce in condizioni in cui altre piante troverebbero difficoltà. Ama un terreno umido e una posizione troppo esposta ai raggi solari estivi diretti potrebbe asciugare troppo facilmente il suolo.
È una pianta acidofila
Le Ortensie sono piante acidofile e preferiscono terreni con un pH leggermente acido, tra 4,5 e 6,5.
Se il terreno in giardino fosse troppo alcalino, possiamo togliere uno strato di 20/30 cm per sostituirlo con un terriccio per piante acidofile o torba. Le Ortensie cresceranno così in un substrato acido, che andremo a rinnovare periodicamente con le concimazioni.
L’acidità del terreno incide anche sul colore delle Ortensie. Se è neutro o calcareo (pH 6/7) i fiori tenderanno al rosa mentre se è più acido (pH 4,5/5) avranno in toni del blu. Gli “azzurranti” sono soluzioni a base di ferro e se forniti alle radici fanno virare il colore dei fiori da rosa a blu.
In primavera e in estate concimiamo la pianta ogni 10 giorni con un bio-promotore forticante specifico per piante acidofile. In autunno e in inverno riduciamo a una volta al mese.
Le piante acidofile inoltre sono soggette alla mancanza di calcio, che si manifesta con una fisiopatia chiamata clorosi o clorosi ferrica. Si manifesta con lo schiarimento delle foglie, che diventano verde pallido con le nervature in evidenza e un generale indebolimento della pianta. È causata da una caratteristica delle acidofile, le cui radici fanno fatica ad assumere Ferro direttamente da suolo. Si risolve aggiungendo all’acqua per l’irrigazione un fertilizzante a base di ferro in forma subito assimilabile per le radici. È un effetto rinverdente e ripristina il giusto pH del suolo.
Come irrigare le Ortensie
Nei mesi caldi e in estate le irrigazioni dovranno essere regolari, poiché le Ortensie amano terricci umidi. Per questa ragione è utile stendere uno strato di pacciamatura ai piedi delle piante.
In estate sono utili anche vaporizzazioni sul fogliame alla sera.
Se le foglie tendono ad afflosciarsi significa che hanno bisogno di acqua e hanno patito il caldo.
Quando potare le Ortensie
Durante il periodo vegetativo e durante la fioritura non va potato. Se però tagliamo i fiori appassiti stimoliamo la produzione di nuove infiorescenze.
Dopo la fioritura, alla fine dell’estate, possiamo potare i rami che crescono in modo disordinato e fuori “forma”.
La vera potatura si effettua alla fine dell’inverno, quando andremo a potare i rami di circa un terzo, avendo cura di effettuare il taglio poco sopra a una gemma.