Come coltivare il Filodendro in casa

coltivare il Filodendro

Possiamo coltivare il Filodendro in appartamento se stiamo cercando una pianta che richiede pochissime cure e cresce bene anche in mezz’ombra, ma è capace al contempo di donarci foglie molto decorative.

Perché coltivare il Filodendro in casa

Il Filodendro è molto apprezzato soprattutto per la facilità di coltivazione. È una pianta longeva, cresce abbastanza velocemente, tollera anche posizioni in ombra e il gran caldo non è un problema: praticamente è indistruttibile e adatta anche per chi non ha il “pollice verde”.

Tollera bene ambienti con aria viziata e anzi il Filodendro contribuisce a migliorare la qualità dell’aria della casa. È dimostrato che alcune piante d’appartamento, tra cui il Filodendro, hanno la capacità di assorbire le micro particelle inquinanti presenti nell’aria delle nostre case e di sequestrarli nel tronco. Li assorbono tramite gli stomi presenti sulle foglie, delle specie di pori, e li trasformano in elementi utili al loro sviluppo.

Come scegliere il Filodendro

I Filodendri (Philodendron) sono un genere di piante appartenente alla famiglia delle Aracee e comprende decine di specie differenti. Sono tutte contraddistinte da foglie decorative, più o meno grandi, ma con forme e colori differenti. Le foglie infatti possono essere ovali, frastagliate (come il Philodendron bipinnatifidum), a forma di cuore (Philodendron scandens) o di freccia. Anche i colori possono variare: tendenzialmente è una pianta sempreverde, ma alcuni ibridi hanno foglie variegate o colorate di rosso o marrone sulla pagina inferiore, come il Philodendron burgundy.

Le specie di Filodendri che troviamo in Italia sono originarie delle foreste tropicali del centro America e sono quindi perfette per la coltivazione in appartamento.

Alcune specie hanno un portamento rampicante (Philodendron scandens) mentre altre sono erette, come il Philodendron xanadu caratterizzato da belle foglie decorate con venature più chiare. Le specie rampicanti possono essere coltivate su un supporto, come il classico tutore con muschio, oppure come ricadenti.

Non facciamo confusione!

Esistono così tante specie di Filodendri e sono così diverse fra loro, che spesso si creano confusioni.

Anche la Monstera adansonii, caratterizzata dalle belle foglie forate e sagomate, fa parte della famiglia delle Aracee ma non è un Philodendron, anche se spesso viene chiamata Philodendron Monstera obliqua. I Filodendri possono avere foglie sagomate, ma i buchi ci sono solo sulla Monstera.

La propensione alla crescita rampicante, che in natura nelle foreste avviene sui tronchi dei grandi alberi, è richiamata anche nel suo nome. “Filodendro” deriva dai termini greci filos (amico) e dendron (albero) e significa “pianta che ama l’albero”, proprio perché in natura cresce abbracciata agli altri alberi.

Dove coltivare il Filodendro

Tollera il caldo fino a 30°C e teme il freddo sotto i 10°C, ma il clima ideale di coltivazione dovrebbe essere compreso tra i 12°C e 20°C. Quindi il nostro appartamento è l’habitat ideale per coltivare il Filodendro: rinfrescato in estate e riscaldato in inverno.

In una posizione luminosa cresce più vigorosamente, ma cresce bene anche in luoghi non particolarmente soleggiati. Evitiamo i raggi diretti sulle foglie, specialmente in estate, poiché potrebbero ustionarle.

Come travasare il Filodendro

Dopo l’acquisto possiamo rinvasare il Filodendro in un contenitore più ampio e profondo. Usiamo un terriccio per piante verdi e stendiamo sul fondo del vaso uno strato di materiale inerte, come ghiaia o argilla espansa.

Le piante rampicanti possono richiedere la presenza di un supporto sul quale potersi aggrappare, come i classici tutori con muschio, perfetti per dare supporto alle radici aeree.

Le piante più giovani si travasano ogni anno in primavera in un contenitore leggermente più grande. Gli esemplari adulti coltivati in grandi vasi non richiedono trapianti: sarà sufficiente sostituire il terriccio superficiale ogni anno all’inizio della primavera.

Come irrigare il Filodendro

Non ha grandi esigenze idriche e tollera brevi periodi di siccità che manifesta con l’afflosciarsi delle foglie.

Cerchiamo di mantenere il terriccio sempre umido e irrighiamo soltanto quando risulta secco al tatto.

Indicativamente, un vaso da 20/25 cm di diametro si irriga 2 volte alla settimana in estate, mentre in inverno possiamo ridurre a ogni 10 giorni.

Dopo l’irrigazione non lasciamo acqua stagnante nel sottovaso: provoca asfissie radicali e stimolo lo sviluppo di malattie fungine. Se le foglie tendono a diventare gialle, potrebbe essere causato da un eccesso idrico: in questo caso vi suggeriamo di sostituire il terriccio con uno nuovo e asciutto.

Quando l’aria è troppo secca, quindi in estate e quando è in funzione il riscaldamento, nebulizziamo acqua sulle foglie e sul tutore in muschio.

Come concimare il Filodendro

Gli elementi nutritivi contenuti nel terriccio tendono a esaurirsi col passare delle settimane e dovremo reintegrarlo.

Accanto alla classica concimazione vi suggeriamo di utilizzare un Bioinduttore per piante sempreverdi, a base di amminoacidi, proteine, vitamine e microelementi chelati naturalmente. Il formulato, di nuova generazione, è studiato per promuovere uno sviluppo armonioso dell’apparato radicale, favorendo lo sviluppo di fusti e foglie.

Si diluisce nell’acqua per l’irrigazione e si usa ogni 15 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese in autunno e inverno. Crescendo in appartamento, con clima controllato, le piante non vanno in dormienza e sono attive anche nei mesi freddi. Avendo meno ore di sole a disposizione “lavoreranno” meno e possiamo ridurre la concimazione: ma non va sospesa completamente.

Come potare il Filodendro

In alcune specie di Filodendro, come per esempio quelle rampicanti, i rami possono diventare molto lunghi con il passare degli anni. Per contenere la forma possiamo i rami più lunghi all’inizio della primavera.

I Filodendri non richiedono potature per crescere meglio. Possiamo tagliare le parti secche o danneggiate o intervenire per contenerne lo sviluppo.

Coltivare il Filodendro: i nemici naturali

Le Cocciniglie sono i parassiti che dimostrano un certo interesse per i Filodendri. Possiamo combatterle con l’Olio di Soia, un prodotto totalmente naturale e utile per contenere lo sviluppo delle Cocciniglie.

In caso di infestazioni più importanti possiamo utilizzare un insetticida a base di piretro pronto all’uso. È efficace contro tutti gli insetti con apparato masticante pungente-succhiante ed è consentito in agricoltura biologica.

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