Come coltivare il Basilico e riconoscere le varietà

Tutti ci accingiamo a coltivare il Basilico con l’obiettivo di ottenere le sue foglie aromatiche molto utili in cucina. Ma ha anche valenze ornamentali, se lo lasciamo crescere e fiorire liberamente, sacrificando la produzione delle preziose foglie in favore di un cespuglio fiorito.

Per ottenere tante foglie di grandi dimensioni dobbiamo potare gli steli fiorali appena compaiono e prima della fioritura. Serve per stimolare la pianta a produrre foglie senza disperdere per i fiori, che non ci servono in cucina. Ma se lasciate crescere il Basilico liberamente rimarrete stupiti dal bel cespuglio che otterrete, ricco di fiori bianchi a pannocchia, molto apprezzati dalle api e dagli impollinatori. Potremmo per esempio realizzare una bordura aromatica realizzata con tante piante di Basilico.

La pianta dei re

Il Basilico (Ocimum basilicum) è una pianta erbacea annuale originaria dell’India ma entrata a far parte della cucina mediterranea ormai da millenni.

È stata talmente apprezzata da meritare il nome di “piante reale”. Il termine Basilico deriva infatti dal latino Basilicum, simile al greco Basilikos che significa regio o degno di un re. Il suo nome botanico Ocimumderiva invece dal greco ócimon che significa odoroso, per sottolineare lo spiccato profumo delle sue foglie.

In antichità non veniva però utilizzato in cucina, ma solo come erba medicinale, per curare le ferite o imbalsamare i morti come facevano gli Egizi. Gli antichi romani erano convinti fosse tossico e dannoso per il fegato: soltanto a fine 1.700 è entrato nelle ricette dei libri di cucina. Nel medioevo la pianta di Basilico era considerata maledetta e associata a Satana. Non è un caso sia stata scelta da Boccaccio come co-protagonista della novella del Decamerone (quindi fine 1300) dedicata alla disgraziata storia di Lisetta da Messina, che muore d’amore piangendo il marito su un vaso di Basilico (“testo di bassilico”) che ne contiene la testa.

Dove coltivare il Basilico

Possiamo coltivare il Basilico sia nell’orto sia in vaso sul terrazzo.

La temperatura di coltivazione ideale dovrebbe essere compresa tra i 20°C e i 25°C. Da settembre a maggio esponiamo i vasi in una posizione soleggiata, mentre in estate, quando le temperature superano i 25°C, è meglio spostare le piantine in una pozione in mezz’ombra. Se coltiviamo il basilico nell’orto, scegliamo una posizione soleggiata e in estate aumentiamo le irrigazioni e limitiamo l’evaporazione stendendo un telo di pacciamatura in plastica o uno strato di paglia.

All’aperto non resiste al freddo sotto i 10°C. La coltivazione in vaso è possibile tutto l’anno, spostando la pianta in casa in una posizione assolata.

Come scegliere il Basilico: le varietà

Possiamo scegliere fra più di 50 varietà di Basilico, differenti fra loro per la forma della foglia, il colore o il gusto.

Ci sono varietà di Basilico a foglia fine, cioè piccole, o al contrario molto grandi dette a foglia di lattuga. Il Basilico San Remo ha foglie molto particolare: sono lisce, a forma di cucchiaio e sono perfette per ospitare salse. Il Basilico greco è indicato per la coltivazione in vaso perché crea un cespuglio rotondo molto decorativo. Il Basilico classico italiano o genovese è invece la varietà più adatta per il pesto e la pizza.

Oltre al classico colore verde, possiamo puntare anche su varietà con foglie viola o rosse.

Ci sono anche ibridi più adatti ai climi freddi, resistenti ai funghi e anche con sapore di limone.

Come coltivare il Basilico in giardino

Possiamo iniziare la coltivazione dai semi oppure dalle piantine già cresciute, entrambi disponibili in tutti i garden center. Entrambe le soluzioni hanno dei vantaggi. I semi sono più economici e la scelta di varietà è più ampia; le piantine già spuntate sono decisamente “comode”, possiamo raccogliere subito le foglie e il successo è garantito.

Per il trapianto e la semina all’aperto dobbiamo attendere che le temperature minime superino stabilmente i 15°C. Normalmente in Italia si semina e trapianta all’aperto da aprile a luglio, a seconda della zona climatica. Nell’orto manteniamo una distanza di circa 20 cm tra ogni piantina.

Almeno una settimana prima del trapianto o della semina dovremo preparare il letto di semina, cioè lavorare e arricchire il terreno che ospiterà i semi o le piantine. Con rastrello e zappa smuoviamo il terreno, rompiamo le zolle più coriacee in modo da rendere il terreno omogeneo ed eliminiamo sassi e residui di altre piante. In questa fase distribuiamo sul suolo delle perle bioattivanti e integriamole nel terreno livellando l’aiuola con un l’aiuto di un rastrello. Questa concimazione sarà sufficiente per tutta la stagione.

Come coltivare il Basilico in vaso

La coltivazione in vaso è decisamente più semplice e consigliata: quando fa freddo spostiamo il vaso in casa, in primavera lo lasciamo al sole sul terrazzo mentre in estate lo proteggeremo dai raggi diretti del sole.

Anche la semina o il trapianto possono essere effettuate un po’ tutto l’anno, poiché in casa possiamo ricreare le condizioni di temperatura e luce sufficienti.

In questo caso è invece importante un programma di concimazione per stimolare una crescita rigogliosa della pianta. Le sostanze nutritive contenute nel terriccio sono infatti destinate a esaurirsi in un paio di settimane. In seguito dovremo sostenere la pianta con un biostimolante naturale consentito in agricoltura biologica. È sufficiente diluire una dose nell’acqua per l’irrigazione ogni 10 giorni in primavera e in estate. In autunno e in inverno possiamo ridurre a 1 volta al mese.

Come irrigare il Basilico

Richiede molta acqua specialmente in estate e nella coltivazione in vaso. Dopo la semina e il trapianto dovremo fare in modo che il substrato risulti sempre umido finché le piantine non spunteranno e attecchiranno.

Tollera brevi periodi di siccità che manifesta con l’afflosciamento delle foglie e delle piantine. Se vediamo il nostro Basilico giù di morale significa che ha bisogno di acqua. L’aspetto positivo è che le piantine “spente” riprendono subito vigore appena bagnate.

Quando irrighiamo evitiamo di bagnare le foglie e litiamoci a bagnare bene solo il terriccio. Le gocce d’acqua persistenti sulle foglie rugose possono stimolare l’insorgere di malattie fungine.

Come raccogliere il Basilico

Come abbiamo detto, se vogliamo ottenere il massimo raccolto dalla nostra piantina di Basilico dobbiamo cimarla per evitare che inizi la fioritura. La piantina infatti, dopo aver prodotto le foglie necessarie alla sua sussistenza, tende per naturale a dedicarsi alla produzione di un grappolo di fiori sulla punta della pianta. Se noi la potiamo, interrompiamo questa attività e la pianta produrrà più foglie.

Quando desideriamo raccogliere le foglie da utilizzare in cucina, non tagliamole con una lama ma spezziamole con le dita.

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