
Coltivare la Dracaena trifasciata in appartamento è molto facile ed è alla portata di tutti. Accanto alla particolare bellezza delle foglie è bene sapere che questa pianta ha dimostrato un’ottima capacità di assorbire gli inquinanti indoor presenti nell’aria delle nostre case. Leggi questo articolo per saperne di più!
La Dracaena trifasciata è nota anche con il nome di Sansevieria poiché era un genere a parte in passato: oggi le Sansevierie sono stato incluse nel genere Dracaena. È una pianta caratterizzata da lunghe foglie con portamento eretto, con bordo giallo e centro marmorizzato sui toni del verde chiaro e scuro. È molto elegante e offre il vantaggio di non richiedere molta luce: è la pianta adatta anche per le stanze in ombra.
Come coltivare la Dracaena trifasciata
È una pianta sempreverde e se viene coltivata in appartamento non va mai in riposo vegetativo, poiché il clima è sempre controllato.
Le piante adulte, se ben illuminate, possono produrre delle infiorescenze. Ma non è semplice farla fiorire in Italia e comunque il fiore è meno interessante delle foglie.
Come scegliere la Sansevieria
Nei centri giardinaggio possiamo trovare differenti varietà di Sansevieria. Per la decorazione d’interni è molto interessante la Sansevieria cylindrica composta da rami cilindrici eretti. La Sansevieria zeylanicanon ha il bordo giallo.



La Sansevieria e il Cristo Velato di Napoli
Il nome Sansevieria è un omaggio a Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, il nobile alchimista napoletano vissuto nel 1700, molto noto ancora oggi per la realizzazione della visionaria Cappella Sansevero, il mausoleo di famiglia, che ospita il celebre Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Discendente di Carlo Magno aveva un animo istrionico e si appassionò alle scienze cavalcando l’Illuminismo nascente ai suoi tempi. L’ampia cultura (parlava otto lingue) e l’animo esuberante e capace di conquistare i suoi interlocutori, hanno “colorato” la leggenda di Raimondo di Sandro, che Benedetto Croce ricordava come “l’incarnazione napoletana del dottor Faust”.
Per i botanici Raimondo di Sangro era soltanto un appassionato collezionista di piante esotiche e rare e perciò gli dedicarono la Sansevieria.
Dove coltivare la Dracaena trifasciata
È una pianta di origine africana e ovviamente teme il freddo sotto i 13°C. Invece non sono un problema le estati calde, anche fino a 30°C.
Le nostre case sono quindi l’habitat climatico ideale per la crescita di questa pianta.
Ovviamente cresce in modo più vigoroso in una posizione luminosa, ma è una pianta che cresce bene anche all’ombra. Evitiamo invece le fonti di calore e le correnti d’aria fredde in inverno.
Come coltivare la Dracaena trifasciata
Il vaso dovrà essere abbastanza profondo per contenere le radici rizomatose di questa pianta. La Sansevieria teme i ristagni idrici: meglio usare un substrato di coltivazione per piante grasse.
La pianta non cresce molto velocemente quindi il travaso si effettua molto raramente e quando le radici escono dal vaso. È bene effettuarlo almeno ogni 3 anni per sostituire il terriccio ormai esausto. Possiamo effettuarlo all’inizio della primavera, in aprile.
Dopo il trapianto è importante fornire alla pianta i giusti nutrienti e un bioinduttore vegetale specifico per piante verdi. Contiene amminoacidi, proteine, vitamine e microelementi chelati naturalmente che garantiscono alla pianta la forza necessaria per contrastare gli stress ambientali ed idrici e sviluppare un fogliame folto e in salute. Va diluito nell’acqua dell’irrigazione per superare lo stress da trapianto e possiamo continuare a usarlo, ogni 10 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese nei mesi freddi.
Come irrigare la Sansevieria
Le foglie sono carnose e semi-succulente: la pianta ha quindi la capacità di tollerare brevi periodi di siccità. Invece la pianta teme gli eccessi idrici che possono stimolare spore e malattie fungine.
Irrighiamo soltanto quando il terriccio risulta asciutto al tatto. Lo faremo più frequentemente nei mesi caldi e più raramente in inverno.
Quando irrighiamo la pianta, puliamo le foglie con un panno morbido inumidito per togliere la polvere che inevitabilmente si poserà.
Come si pota la Sansevieria
Non richiede potature. Anzi dobbiamo prestare attenzione a non danneggiare la punta delle foglie: se si rompessero si interromperebbe il processo di crescita.